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Appassionato di
letteratura, tradizioni popolari, emigrazione e storie personali, tra il
1990 e il 2002 ha pubblicato sette libri:
. CALABRIA RI-FLESSA
– Temesa Editrice, Roma 1991
. I PRIMI DELL’ULTIMA
– Pellegrini Editore, Cosenza 1993
. MUCHO GUSTO –
Viaggio di un giornalista nell’Uruguay del corazÓn – Galassia Editrice, Cosenza 1998
. L’ARTICOLO DI
GIORNALE – Manuale per la prova scritta degli Esami di Stato, Galassia Editrice, Cosenza
2000
. SAPORI E MEMORIA –
Cibo, letteratura, tradizioni e cultura alimentare in Calabria (con
Ottavio Cavalcanti), Galassia Editrice, Cosenza 2001
. I RIFUGI DELL’ANIMA
– Luoghi di culto nel Parco del Pollino, Galassia Editrice 2001
. LA VOCI LU CORI –
perle e rocce di cultura popolare -, Galassia Editrice 2002.
Attualmente sta
lavorando ad un romanzo ambientato in un palazzo del ‘500 e ad una
raccolta di racconti sugli addii.
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Con
“Mucho Gusto”, Gennaro Cosentino, giornalista Rai e scrittore, fa
compiere al lettore un tuffo nel mondo dei calabresi del Sud America. Il
libro è uno splendido ritratto della comunità italiana in Uruguay,
scritto sotto forma di diario di viaggio.
Un viaggio nell’ ”Uruguay del corazón” intrapreso da chi,
calabrese, ha sentito raccontare dagli emigranti storie meravigliose
della “Merica” e parte con l’animo del moderno viaggiatore per
rivivere un’antica diaspora e raccontarne sensazioni e sentimenti.
Nel testo sono inseriti cenni storici che illustrano la situazione
dell’Uruguay di inizio secolo: un paese che offriva agli emigrati la
possibilità di progredire soprattutto sul piano dell’iniziativa
privata. Emerge dal racconto, che si può senza dubbio definire un
romanzo, una formidabile integrazione in un paese che è cresciuto anche
per merito dei numerosissimi italiani che non hanno fatto più
ritorno in patria. Adottato da numerose scuole medie per la forma chiara
e la possibilità di essere messo in scena come testo teatrale, il
libro, presentato nel Parlamento di Montevideo, è uno dei maggiori
successi del giornalista.
Manuale essenziale per la prova scritta degli Esami di Stato,
“L’articolo di giornale” di Gennaro Cosentino, non ha la pretesa
di “insegnare” a scrivere, ma vuole essere piuttosto un utile
strumento per tutti coloro che, nell’epoca della comunicazione, si
trovino nelle condizioni di trattare un argomento con le caratteristiche
di un articolo giornalistico. E’ da considerarsi perciò,
un’utilissima sintesi di “regole” e caratteristiche propedeutiche
alla realizzazione di un “pezzo” giornalistico, la cui
realizzazione rimane comunque affidata alla sensibilità, esperienza e
“vocazione” di chi scrive.
E’
un viaggio d’autore.
Sarebbe riduttivo definire “I rifugi dell’anima” di Gennaro
Cosentino, una guida turistica.
I luoghi di culto, i principali del Parco del Pollino, sono offerti alla
“visita” del lettore con una descrizione densa di poesia.
Interessanti i cenni antropologici, affascinanti le descrizioni dei
luoghi, bellissime le immagini: il libro anticipa ai pellegrini la
sensazione di “rifugio” e di ristoro spirituale che si vive nei
santuari, nei monasteri, nelle chiese e nelle cappelle che costituiscono
uno degli aspetti più caratteristici dell’area del Pollino.
Il
volume “Sapori e memoria” scritto da Gennaro Cosentino e Ottavio
Cavalcanti, è un affascinante ma non “convenzionale” viaggio nella
cultura alimentare calabrese.
I saggi di cui si compone, guidano il lettore in un itinerario
alimentare fatto di tradizioni antiche e moderna scientificità e
rendono piacevole la lettura di un testo in cui si intersecano
letteratura, simboli e scienza dell’alimentazione.
“La
voci lu cori”, è una raccolta di poesie inedite, in dialetto di Ajeta,
in cui l’autore, Gennaro Cosentino, dà “voce” al suo cuore di
figlio del piccolo paese incastonato, come una gemma, nei monti
calabro-lucani che guardano al Tirreno. E’ la prima opera poetica
pubblicata in dialetto di Ajeta e costituisce un chiaro esempio di
esegesi e recupero non solo linguistico, ma anche culturale ed
antropologico delle proprie tradizioni. Bellissime le canzoni, intrise
di sentimenti e poesia, alcune delle quali sono state musicate dallo
stesso autore e incise. Una di esse è stata scelta dall’Unione
Europea per un Cd sulla musica popolare delle regioni del Mediterraneo.
Lo stile poetico cura particolarmente la fonetica, la musicalità del
dialetto e del linguaggio popolare facendo uso di particolari
trascrizioni e di vera e propria archeologia linguistica. Il libro è di
sicuro interesse per i giovani che desiderino riscoprire, approfondire
ed amare il proprio passato.
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