Per
le pubblicazioni si veda il link precedente sui libri ovvero il sito
della Casa Editrice Galassia di Cosenza (www.galassialogos.it).
Qui di
seguito vengono invece riportati alcuni scritti sciolti che riguardano
appunti, recensioni, contributi al dibattito culturale, lettere, ma non
servizi giornalistici andati in onda alla Rai. Per quelli occorre fare
riferimento alle Teche Rai che conservano tutti i filmati e i servizi
trasmessi (www.rai.it)
Tratto da Mucho Gusto:
“La
giornata si preannuncia luminosa, il cielo è terso e il vento sembra
scuotere due nuvole sfumate, le foglie dei platani si baciano e si
inchinano, il tempo di sussurrarsi qualcosa per tornare indipendenti.
Poi si ripete il movimento, al comando del vento.
Alle
otto arrivano Santo e Nelly col sorriso di sempre.
In
città ci sono pochissime automobili, la gente dorme o è già al mare.
Questa
volta a Carrasco arriviamo in un soffio, sono arrivato a Montevideo in
una giornata grigia e piovosa, parto lasciando la città in una miscela
di colori luminosi.
I
pensieri sono un proiettile nella mia mente, il cuore e il respiro hanno
sicuramente raggiunto un accordo di equilibrio.
Non
so bene se il libro sta per chiudersi o comincia proprio adesso, non so
quale seguito riuscirò a dare a questa stupenda avventura.
Capisco,
tutto in una volta, che la verità sta nel cuore di ognuno di noi, che
la gente non risiede nei luoghi, separata da oceaniche distanze, vive
nei sentimenti che sono il metro più assoluto che esista.
E’
il cuore che decide le distanze, i gradi, l’ordine di importanza, che
regola i rapporti, stabilisce le urgenze e le priorità. La forza
invisibile muove gli interessi e le coordinate del mondo.
Perché
sono stato qui e non a Tokyo o a Pechino? Perché penso già di tornare,
di scrivere, di narrare?
Perché
quella forza invisibile (il sentimento) che si alimenta a contatto con
la forza invisibile degli altri uomini e della natura, anziché sopirsi,
soddisfatta della realizzazione del sogno, continua a scuotere e a dare
valore e senso alla vita.
E
sono gli innumerevoli particolari e le infinite sfumature di questo
viaggio ad alimentare questa forza e il mio rinnovato proposito.
Particolari
e sensazioni che voglio imprimere sui fogli per timore della violenza
del tempo.
La
microstoria diventa simbolo e, nel coacervo di tutto un fenomeno, i
singoli e i nomi non contano, contano solo per me.
Per
me che vivo l’ultima sorpresa di questo viaggio, all’aeroporto, dove
trovo ad attendermi Vincenzo Ieno.
Contento
anche Santo di averlo trovato qui, di vedermi ancora una volta
positivamente sorpreso.
Queste
tre persone mi riconsegnano alla mia vita, che riprende dal volo.
C’è
una tacita intesa, nessuno tocca argomenti che possano indurre alla
commozione. Il discorso scivola sul vento insistente e “io
(come avvenne a Quasimodo) fingo
timore, a chi non sa del vento che m’ha rubato l’anima”.
Gennaro Cosentino, Mucho Gusto,
ed. Galassia, 1998, pp. 226 e 227.
LA
MODERNITA’ DI SAINT-NON:
REPORTAGE
E PROGETTO CULTURALE
<<La
Calabria è un vero mosaico, un abito d’Arlecchino. Dove ogni piccola
comunità ha conservato il suo colore locale, il suo carattere
primitivo, senza mai confondersi con le altre …>> così
descriveva questa terra lontana e sconosciuta il francese Astolphe de
Custine nelle lettere che scrisse durante il viaggio compiuto nel 1812.
Una
sensazione che accomunò i viaggiatore che, per scelta o per caso,
passarono da questa estremità della penisola italica, un’impressione
costante nelle risultanze letterarie del Grand Tour fino ai nostri
giorni. <<Viaggiare in
Calabria significa compiere un gran numero di andirivieni, come se si
seguisse il capriccioso tracciato di un labirinto… La Calabria è,
allo stesso tempo, un mosaico e un puzzle>>, così,
solo nel 1957, Guido Piovene nel suo “Viaggio in Italia”.
L’immagine
che ne veniva proiettata all’esterno, insomma, dai grandi viaggiatori
– da fine ‘700 a tutto il ‘900 – era quella di una terra bella e
selvaggia, ricca di natura e patrimonio culturale ma arretrata, arcaica
e ospitale.
<<Ad
ogni passo il panorama si faceva grandioso, con vaste, montagnose
estensioni a distanza e dense valli piene di querce. Tutte le mie
speranze sullo scenario calabrese erano soddisfatte… Sotto una ruvida
quercia ci siamo fermati a disegnare una maestosa vista sul mare nella
quale rocce e burroni, boschi, vallate e acque erano così mescolati da
fermare una delle più fantastiche scene>> erano le emozioni
del disegnatore e scrittore Edward Lear.
Insomma
una “veduta supremamente pittoresca … con il vasto sfondo del mare e
con le forme imponenti dell’Appennino innevato” (Vivant Denon). Un
incanto che coinvolse tutti gli altri viaggiatori, da Duret de Tavel a
Gissing, a Douglas a Lenormant, interessati alla ricerca dei segni
commoventi della Magna Graecia e sorpresi dalle bellezze struggenti di
una terra tanto varia.
Tutti
i viaggiatori, con gli occhi desiderosi di cogliere paesaggi e grecità,
non poterono non rimanere colpiti dalle bellezze dei luoghi “il mare
dai monti e i monti sul mare” e anche dal “mosaico”, appunto,
delle genti che questi luoghi abitavano.
Storie
di stranieri che descrivevano la sorpresa per la vista, per l’udito,
per l’olfatto in una terra in cui la mescolanza si palesava come
caratteristica principale, con i linguaggi, la toponomastica e i segni
monumentari che richiamavano ad antiche civiltà succedutesi su questa
terra dal cuore antico.
Il
Grand Tour, pur nella limitazione dello spazio e del tempo, della
fugacità non sedimentata del passaggio dei viaggiatori stranieri,
lascia agli uomini moderni pagine di letteratura sulla Calabria e il
Mezzogiorno, che, diversamente, non avremmo mai avuto. Gli intellettuali
nostrani erano affaccendati nella ricerca locale o nei classici e,
comunque, svantaggiati rispetto ai circuiti editoriali e letterari
dell’epoca.
La
nostra archeologia affascinava gli stranieri, specialmente quelli
d’oltralpe, tanto che anche gli scavi linguistici videro appassionarsi
perdutamente un “forestiero”, il filologo tedesco Gerard Rohlfs che
venne a studiare i meandri dei nostri dialetti per sessant’anni, dagli
anni ’20 agli ’80 del Novecento lasciando saggi e dizionari, punti
di riferimento per tanti studiosi.
Un
capitolo a parte, nella storia dei grandi viaggiatori, merita Jean
Claude Richard, Abbé de Saint-Non.
Il
viaggio di Saint-Non è, agli occhi di oggi, un reportage e un progetto
culturale.
Non
solo pagine di impressione sentimentale o anche letteraria, non solo
sensazioni intellettuali messe su carta, ma un lavoro complesso e
completo che anticipa, due secoli prima, i grandi progetti editoriali e
culturali del Novecento. Con tanto di organizzazione, direzione
artistica, fasi di lavorazione, obiettivi e risultati.
Uomo
di chiesa e artista, intellettuale e spirito libero, Saint-Non capì che
non bastava raccontare, occorreva andare oltre, condividere il progetto
col mondo artistico-culturale della Francia dell’epoca e offrire al
pubblico – che già si era mostrato interessato alle prime
pubblicazioni di viaggio – anche le illustrazioni dei luoghi che tanto
lo avevano colpito.
Da
qui, oltre alle pagine pregnanti di descrizione romantica delle sue
tappe, ecco le opere pittoriche, le incisioni, l’iconografia di un
viaggio che avrebbe costituito successivamente un “faro” per i
viaggiatori successivi. Proprio come si fa oggi: consultare un depliant
o un libro illustrato prima di intraprendere un itinerario turistico.
Saint-Non
con la partnership – come diremmo oggi – di un uomo d’ingegno come
Denon e con gli artisti prescelti Despréz, Renard e Chatelet
(quest’ultimo pittore), nel 1778, riuscì ad offrire un “prodotto
editoriale” di letteratura e arte, di visione e immaginazione, tra i
più pregevoli e imitati.
E
le tavole che costituiscono oggi il corpo di una intelligente mostra
itinerante, diventano riconoscimento e tributo della Calabria ad un
intellettuale e ad artisti che la amarono, ma anche un rinnovato
progetto culturale che evoca tutto il fascino dei grandi viaggiatori,
imitati poi da tutti gli scrittori e gli artisti contemporanei.
La
cultura, in fondo, non è uno straordinario e interminabile viaggio?
Gennaro Cosentino
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